sono tornato per parlarvi di una nuova esercitazione che abbiamo fatto con il prof. Manfredini per quanto riguarda la fotografia.
Essa si basava sulla profondità di campo e il movimento, due elementi fondamentali della fotografia.
Per chi non lo sapesse per profondità di campo si intende la lunghezza entro il quale il nostro soggetto risulta a fuoco.
La profondità di campo varia:
1) Dall'apertura del diaframma, ovvero meno è aperto maggiore è la profondità di campo e viceversa.
2) Distanza di ripresa, ovvero la distanza tra noi e il soggetto, e minore è la distanza di ripresa minore sarà la profondità di campo e ovviamente viceversa.
3) Lunghezza focale dell'obbiettivo, quindi se è minore di 50 avremo un'ampia profondità di campo e invece se è maggiore di 50 avremo una bassa profondità di campo.
4) Dimensione del sensore, ma questo fattore è meno importante e incide sulla fotografia in modo molto sensibile.
ISO 1600 f/5,0 1/30 |
ISO 1600 f/8,0 1/30 |
ISO 1600 f/5,0 1/30 |
Per le tre prime fotografia ci siamo basati soprattutto sull'apertura del diaframma, mentre sulle ultime due è importante il tempo, perché grazie a esso possiamo scegliere se congelare o ritrarre il movimento a seconda del tempo che usiamo.
Tempo breve= congelare il movimento
Tempo lungo= ritrarre il movimento.
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